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martedì 29 aprile 2014

La corretta posizione in sella

Una buona postura in sella è il principio di base per ottenere degli ottimi risultati a livello di resa muscolare e riuscire a gestire al meglio la respirazione per ottenere una prevenzione delle patologie tipiche da postura inadeguata. Fondamentalmente il ciclismo fà bene sia alla schiena che alle ginocchia sempre che si seguano degli accorgimenti utili, questo perchè una posizione standard non esiste in quanto i parametri possono cambiare a seconda del livello di preparazione, delle attitudini ed esigenze. Siccome le regolazioni devono essere fatte su componenti che hanno escursioni minime la cosa basilare è scegliere la bicicletta della taglia giusta. Se riusciamo facciamoci aiutare da un compagnio per farci le nostre regolazioni in modo che ci tenga ferma la bici e controlli la corretta posizione. Andiamo a vedere un pò cosa controllare:
- non si pedala mai utilizzando la pianta del piede o il tallone. Il metatarso si colloca sull'asse del pedale tenendo              il tallone un pò sollevato.Una posizione scorretta potrebbe creare affaticamento precoce e lombalgie.
- l'altezza della sella in pianura e in salita deve essere regolata in modo che pedalando all'indietro con i talloni appoggiati sui pedali si possa distendere completamente la gamba senza oscillazioni delle anche.
- la sella deve essere orizzontale, parallela al terreno quindi se la punta è troppo alta o troppo bassa dobbiamo sistemarla.
- la sella deve essere arretrata o avanzata  al punto che, con le pidivelle orizzontali, la proiezione del centro delle articolazioni del ginocchio passi per il perno del pedale.
- per quanto concerne la distanza sella- manubrio abbiamo le seguenti angolazioni da prendere in considerazione:
45° angolo che la schiena forma col terreno e con l'asse delle pidivelle
90° angolo che si deve formare tra l'asse della schiena e quello delle braccia poste sul manubrio e con la pidivella in posizione orizzontale con il piede poggiato sopra con l'asse della coscia, prallelo a quello delle braccia.
Il carico del corpo deve essere supportato per lo più dalla sella altrimenti si ptrebbe verificare una compressione nervosa sulle mani causa di formicolii, con il rischio di un'infiammazione del nervo ulnare e del tunnel carpale.

lunedì 28 aprile 2014

PEGEOUT PX 50 L





Questa  bellissima bicicletta, l'ho comprata in un buono stato di conservazione, anche se i freni erano da sistemare, ma fortunatamente girando per i cicloriparatori di Torino, sono riuscita a trovare una coppia di freni originali, così come alcuni componenti che avevano bisogno di essere sostituiti.
La Pegeout prima di dedicarsi al mercato delle automobili infatti, produceva biciclette. Questa è un restyle vintage del 1977, con freni progetto cantilever e tripla sul deragliatore anteriore, non vecchissimo ma comunque con il suo meraviglioso fascino.
Un paio di gomme nuove  una lubrificata generale e una bella lucidata e ve la lascio ammirare.

lunedì 21 aprile 2014

martedì 15 aprile 2014

REGOLAZIONE DEL CAMBIO

Una delle situazioni più spinose che ci può capitare, quando si fà cicloturismo o cicloescursionismo, sono i problemi alla trasmissione: catena rumorosa, si toglie spesso o si fà fatica a cambiare. Una volta le bici avevano un deragliatore solo quello posteriore, nelle biciclette attuali sono due: l'anteriore delle moltiplica e il posteriore detto anche cambio legato al pacco pignoni messi in comunicazione tramite la catena di trasmissione. Doppio deragliatore doppi i problemi che potremmo avere, ma in realtà il discorso non è così spinoso come potrebbe sembrare. La mountain bike è sostanzialmente una bicicletta da battaglia che non si usa su pista, ma su terreni sconnessi per cui può capitare spesso di doverci mettere le mani, molte city bike montano spesso cambi o rapporti da mountain bike, per cui non facciamoci scrupoli sull'uso dei nostri prodotti.
Quali regolazioni sul cambio possiamo fare e quando?   

 1. REGISTRO DELLA TENSIONE DEL BILANCIERE: quando con la catena sul pignone posteriore più grande, la puleggia alta tocca il pignone e pizzica la catena, andremo ad avvitare la vite che si trova nella parte posteriore vicino al telaio. Con questa operazione andremmo ad allontanare il bilanciere all'indietro.



2. REGISTRO DEL DERAGLIATORE  ANTERIORE: quando la catena ha difficoltà ad entrare nei rapporti della moltiplica o addirittura fuoriesce durante le cambiate. Dovrebbero esserci solitamente due viti : la vite esterna regola il fine corsa esterno, ovvero quello della corona grande e viceversa. Avvitando si riduce la corsa, svitandola la si aumenta portando di conseguenza la catena oltre il pignone.



3. REGISTRO DEL DERAGLIATORE POSTERIORE: i problemi che potremmo avere sono simili a quelli che si presentano sul deragliatore anteriore. In questo caso la vite superiore regola il fine corsa esterno (pignone piccolo) e viceversa. Come nel deragliatore anteriore avvitando si riduce la corsa e svitandola la si aumenta portando la catena oltre il pignone.



In queste operazioni la cosa importante è vedere, quando si agisce sulle viti, il movimento fisico dei nostri deragliatori. L'operazione richiede un pò di tempo e qualche tentativo prima di trovare la situazione ottimale. A volte come primo tentativo a situazioni di rumore o scatti sul cambio posteriore , possiamo intervenire mediante la vite di registrazione del filo del cambio o del deragliatore, mediante l'apposito registro posto vicino ai manettini dove cambiamo le marce. Quì dobbiamo ricordare che SVITANDO SI TIRA IL CAVO e viceversa.

martedì 8 aprile 2014

FARE CICLOTURISMO

Il cicloturismo coniuga lo sport del ciclismo con un turismo itinerante, in un concetto di ecosostenibilità. Affronteremo quindi una serie di argomenti che ci aiutino a fare questo sport al meglio che, per gli amanti della montagna, spesso diventa cicloescursionismo. Questo accade spesso, sopratutto perchè il modello di bicicletta che normalmente trova maggior diffusione è la mountain bike. In entrambe i casi i ciclisti si dovrebbero differenziare dagli altri turisti, per il profondo rispetto dell'ambiente e delle regole dei luoghi visitati.
In entrambe i casi :
- la bicicletta  è il mezzo con il quale affrontiamo i nostri viaggi che possono durare uno o più giorni. Iniziamo con il valutare il tipo di bicicletta dobbiamo acquistare in virtù del tipo di viaggio che dobbiamo affrontare e delle condizioni meccaniche del nostro mezzo. Controlliamo tutti i suoi componenti, senza trascurare nulla telaio compreso e le sue saldature: spesso può capitare che a seguito di una botta o un sovraccarico da bagaglio si creino delle crepe a cui non diamo la giusta considerazione. Se il nostro viaggio prevede viaggio in treno, con conseguente smontaggio e rimontaggio di alcuni componenti della bicicletta, maggior attenzione dovrà essere prestata che tutto sia al suo posto sopratutto nel caso dei freni v-brake e di tutte le guaine di comando dei freni e dei gruppi cambio e deragliatore. Controlleremo quindi: regolazione dei freni, funzionamento e regolazione del cambio e del deragliatore, se le ruote sono state rimontate regolarmente, lo stato dei nostri cerchi e dei nostri pneumatici, ammortizzatori, pedali e sella con relativo canotto. Importante e non trascurabile è la pulizia del nostro mezzo che ci permette di valutare meglio  qualsiasi cosa.

- abbigliamento ed equipaggiamento:  uno degli elementi principali del nostro abbigliamento è il CASCO. Anche se di semplice costruzione è comunque la migliore protezione per la nostra testa. Quando acquistiamo il casco accertiamoci sempre che ci sia la traghetta che riporta la scritta "EN1078" certificazione Europea. Consiglio spassionato acquistate sempre caschi che abbiano delle retine di protezione delle feritoie, onde evitare che ospiti si vadano a infilare e rovinarci la vacanza. L'abbigliamento da ciclista è variegato e volendo si potrebbe scrivere per pagine intere, io mi voglio limitare a consigliare un abbigliamento a "cipolla" per la versatilità nello spogliarsi e rivestirsi. Comunque fondamentale è indossare un pantalone da ciclista con il "pannolone" ovvero quel fondello posto in basso che evita irritazioni dovute al prolungato sfregamento delle parti anatomiche con la sella. Ovviamente la qualità del "pannolone" dipende molto dal prezzo e alla qualità dell'imbottitura. Le sacche rivestono un ruolo importante e personalmente ritengo che debbano avere: impermeabilità, robustezza, catarifrangenti di ingombro, capienza e tasche comode e intelligenti. Un kit di pronto soccorso non guasta, il momento del deficente capita a tutti e avere l'occorrente per una medicazione non guasta, come in teoria non dovrebbe mancare un kit di pronto soccorso per la nostra bici. Il tutto sapientemente studiato affinchè occupi poco spazio e non sia necessariamente pesante. Casco si ma anche una mantellina nel caso in cui il tempo dovesse guastarsi e una pettorina catarifragente, inutile menzionare le luci e un computer indicatore di velocità e km.

- posizione della sella, preparazione atletica e norme di comportamento: salire su una bici non è così semplice come potremmo pensare, una posizione scorretta potrebbe non crearci problemi su brevi spostamenti, ma non perdonare le nostre ginocchia o la nostra schiena in caso di pedalate decisamente prolungate. Andare in bici con la posizione giusta, ma con la giusta consapevolezza dell'utilizzo del nostro prodotto. Possiamo avere anche una bici con 32 marcie, che però non siamo in grado di utilizzare ma peggio ancora utilizzare in modo inopportuno rischiando di sentire rumoracci strani o addirittura rottura di catena. Il rispetto del mezzo è importante come è importante conoscere le norme di guida della nostra bici sulle strade ma sopratutto nei percorsi mountain bike dove qualcosina in più sicuramente c'è da sapere, sempre che non ci divori la convinzione di poter partire e fare 70 km senza aver fatto un pò di prearazione.

Ho scritto molto sinteticamente in questo post gli argomenti di carattere generale nel caso vorreste approfondire uno o più argomenti potete mandare una mail a:

                                               lorenzo.ciclista@gmail.com

vi risponderò scrivendo un post su tutti i vostri quesiti. Questo perchè gli argomenti sono tanti e tante le domande alle quali cercare di trovare spesso una risposta.