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giovedì 23 agosto 2012

Un carretto camperizzato dalla Cina: "LA DOLCINA GABBIANI"





Quando avevo visto il progetto iniziale della Dolcina Gabbiani, ero rimasto veramente colpito ma vederla finita mi ha affascinato. Curato in tutti i particolari e non è stato trascurato nulla, l'intento della sua creatrice quello di perfezionarla sempre di più. Lo scopo? Portare una ventata di novità in giro per l'Italia e far riscoprire quei valori che si sono persi. Infatti la Dolcina Gabbiani con la sua originalità ti rende curioso come un bambino e ti fà sentire la forza di un'abbraccio. La Dolcina inoltre lungo il suo percorso raccoglierà per i paesi o per le città lettere o messaggi che saranno recapitati a mano.
Fate girare queste foto e se la vedete in giro lasciatele i vostri messaggi

sabato 4 agosto 2012

Non serve il casco ma più buonsenso

Avevo deciso di chiudere per ferie, ma poi su twitter ho letto delle discussioni che mi hanno lasciato sbigottito: obbligatorietà del casco per i ciclisti. Personalmente sono stato sempre dell'opinione che quando si ricorre alla messa in vigore di una normativa è perchè manca il buon senso di gestire la cosa e quindi è necessaria una norma che sia sanzionatoria. La sanzione serve come effetto deterrente a evitare che si trasgredisca, dopo la norma si cominciano a raccogliere pochi frutti che fanno gonfiare il petto a tutti coloro che si sono battutti per la causa.La norma diventa una delle tante norme e si và avanti così. Nessuno mai ha pensato che invece di sviluppare una norma forse sarebbe il caso di sviluppare il BUON SENSO? Sulla mia bici ho il contachilometri e non ho mai visto una velocità ,in città, superiore ai 20 km/h. E' risaputo da chi almeno una volta ha messo il deretano sul sellino che le cadute rovinose avvengono prevalentemente da fermo o quasi fermo Il ciclista gestisce il movimento dinamico del suo corpo ( inteso come movimento vettoriale delle forze) e quello del peso della bicicletta che male che và possono essere 20 kg in città e qualcosina di più in viaggio. L'automobilista deve gestire situazioni completamente diverse e pesi completamente diversi che sostanzialmente non è in grado di gestire visto che il numero di incidenti mortali non è sostanzialmente diminuito o comunque in generale il numero di incidenti non è assolutamente e concretamente mutato. Il problema quindi è l'automobilista che non è in grado di condurre in modo idoneo l'autovettura. Il casco per il ciclista è un modo per poter sviluppare l'arroganza e la presunzione di poter contestare  una  mancanza  e quindi lavarsi la coscienza : se aveva il casco non si sarebbe fatto niente. Tra l'altro i gran fondisti quando sono in sella alle loro bici mettono sempre il casco ma per una loro protezione perchè sanno che sono in sella a una bici che và forte. Eppure non c'è nessuna normativa, ma c'è una consapevolezza.
Esprimo con questo mio vissuto il concetto: mattino presto stò andando a lavorare percorro una pista ciclabile a doppio senso quando un gruppo di pedoni usciti da un negozio stanno tranquillamente facendo salotto invadendo tutta la pista ciclabile, nonostante la strada per loro permetta di soggiornare altrove. Il ciclista comincia a far tuonare il suo campanello per chiedere di sgombrare la pista ma purtroppo non tutti sono così intelligenti da capire come levarsi dalla strada e uno si becca una spallata. Nessuno si è fatto niente. Esclamazione della persona: " Guarda che sulla pista ciclabile il ciclista deve dare la precedenza ai pedoni!".
Questa frase all'inizio mi ha fatto imbestialire tanto che è nata una piccola discussione, ma poi pensandoci a sangue freddo il concetto non è totalmente sbagliato, anche se non  c'è una normativa il buon senso tende a portare rispetto a chi è più "indifeso". Ero convintissimo di avere ragione ma mi sono accorto di essere stato più stupido di un'automobilista. Pensate sarà sciocco ma io quando con la macchina vedo dei piccioni sulla strada suono per farli allontanare e a volte mi fermo anche.
Cominciamo ad amare di più il prossimo e a tutti coloro che vanno in macchina, quando vedete un ciclista per la strada pensate non che quello sia un'estraneo ma pensate che potrebbe essere la persona che amate di più al mondo e rispettatela come se fosse lei. Perchè ognuno di noi ha a casa qualcuno che ci ama e ci rispetta. Non ci sarà bisogno di nessun casco e di nessuna normativa.