Pagine

sabato 13 ottobre 2012

MASSA CRITICA - storia e obbiettivi-

Il primo evento di Massa Critica ci fù il 22 Settembre del 1992 e divenne Critical Mass dal secondo incontro.Infatti al primo appuntamento erano solo 40 persone raddopiate solo al secondo incontro. Questa idea nacque in realtà da George Bliss mentre si trovava in Cina, notò infatti che sia i ciclisti che i motociclisti si fermavano agli incroci di grosse arterie autostradali aspettando che il loro numero divenisse critico in modo tale da attraversare  il tratto in tutta sicurezza. Una massa che si muove compatta e inesorabile. Il termine massa critica è utilizzato, infatti, anche dai sociologi che sostengono che una rivoluzione sociale sia possibile solo dopo che una quantità critica di supporto popolare sia assicurato. Questo concetto è il fondamentale di chi partecipa alle Critical Mass, ovvero la convinzione che il miglioramento della mobilità urbana si possa migliorare solo grazie all'uso delle biciclette e di tutti i mezzi alternativi rispetto all'uso privato della automobile. 
La Critical Mass esprime al massimo il concetto di libertà della bicicletta infatti non ci sono gerarchie, tesseramenti, quote di partecipazione  o organizzazioni di eventi, ma solo la certezza di una data di incontro alla quale si può partecipare senza nessun vincolo. Il percorso stesso non è mai organizzato ma deciso sempre all'ultimo momento, affidandosi spesso all'esperienza dei partecipanti che propongono percorsi a loro conosciuti, magari portando anche cartine e fotocopie che possono donare ai partecipanti affinchè ne possano avere traccia per il futuro. Un ordine interno e difensivo all'interno delle masse critiche e spontaneo c'è, infatti alcuni partecipanti volontariamente fermano il traffico mettendosi davanti alle macchine, tutelando così la compattezza del gruppo difendendolo da tutti i mezzi motorizzati. Questo permette al gruppo di appropriarsi anche di spazi che spesso sono riservati al transito dei mezzi motorizzati.Proprio perchè rappresentazione di una libertà oltre al concetto di ciclabilità urbana, si possono sviluppare all'interno degli incontri scambi culturali di pensieri individuali o di altre lotte sociali che si possono trovare valido sostegno all'interno del Gruppo dei partecipanti. Proprio per marcare l'importanza della massa, spesso si trasgredisce alle regole, ma stà ai partecipanti limitare che la contestazione da costruttiva sfoci in fenomeni di violenza e di disagio per gli stessi partecipanti. Pochi partecipanti non riescono a dare luogo a una buona Critical Mass, in alcune città la partecipazione è talmente alta e sentita che l'invasione è assicurata.

Nessun commento:

Posta un commento